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14 Settembre 2017

Finanziario – Spesometro: proroga e dubbi

La Pa e gli enti locali affrontano le prime difficoltà in attesa della pubblicazione del Dpcm che renderà ufficiale la proroga dell’invio dello spesometro 2017 dal 16 al 28 settembre. I dubbi sono grandi soprattutto in relazione a un provvedimento che, fin dal principio, li ha considerati esonerati ma ad oggi la circolare n. 1/2017 dell’Agenzia delle Entrate prevede solo un esonero parziale.

L’adempimento stabilisce che le amministrazioni pubbliche e autonome sono esonerate dall’obbligo di invio dei dati delle fatture ricevute in quanto questi documenti sono acquisiti autonomamente dall’Agenzia attraverso la fatturazione elettronica. Le perplessità nascono dal fatto che le amministrazioni ricevono anche fatture che non transitano per il sistema di interscambio, solitamente cartacee provenienti da fornitori esteri e fatture non elettroniche di anni precedenti ancora da liquidare. Se si considera il tenore letterale del testo queste ultime sono da inserire nello spesometro in relazione alla data di registrazione (coincidente con la data di pagamento).

Lo stesso principio vale per le operazioni passive, così recita la circolare n. 1/2017: «Resta invece obbligatorio l’invio dei dati delle fatture, e delle relative note di variazione, emesse nei confronti di soggetti diversi dalle pubbliche amministrazioni che non siano state trasmesse tramite il Sistema di Interscambio».

Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 94908/2013 escludeva le operazioni e le norme oggetto di comunicazione dell’Anagrafe tributaria tra cui figurano: i contratti di somministrazione di energia elettrica, di servizi di telefonia, fissa, mobile e satellitare, di servizi idrici e del gas. In assenza di diverse e nuove istruzioni ministeriali sembra ragionevole ritenere che tale esonero valga anche in riferimento al nuovo spesometro.

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