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17 Aprile 2018

Finanziario – La riapertura del riaccertamento straordinario

La deliberazione 44/2018/PAR della Sezione Regionale di Controllo per la Puglia ha trattato il quesito posto da un Ente attinente alla possibilità di usufruire dei termini di riapertura del riaccertamento straordinario dei residui, azione riconosciuta all’interno dell’ultima legge di Bilancio, su base volontaria.

Nel richiamare esplicitamente la norma, che testualmente recita “i comuni che non hanno deliberato il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, nonché quelli per i quali le competenti sezioni regionali della Corte dei conti o i servizi ispettivi del Ministero dell’economia e delle finanze hanno accertato la presenza di residui risalenti agli esercizi antecedenti il 2015 non correttamente accertati entro il 1° gennaio 2015, provvedono contestualmente all’approvazione del rendiconto 2017, al riaccertamento straordinario dei residui al 31 dicembre 2017 provenienti dalla gestione 2014 e precedenti, secondo le modalità definite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze da emanare entro il 28 febbraio 2018. L’eventuale maggiore disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario è ripianato in quote costanti entro l’esercizio 2044, secondo le modalità previste dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 2 aprile 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 89 del 17 aprile 2015”, la Corte sostanzialmente rileva come non possa essere l’Ente nel momento in cui rileva degli errori compiuti in fase di riaccertamento ad operarne volontariamente la riapertura.

Affinché l’operazione possa essere posta in essere deve essersi verificata una delle seguenti situazioni:

  • che il riaccertamento non sia stato deliberato;
  • che la Corte o i servizi ispettivi del MEF abbiano sollevato dei rilievi sulla procedura effettuata.

A nulla vale quindi l’intento volontario essendo la prima operazione di riaccertamento da considerarsi come “non frazionabile e non ripetibile”.

L’argomento è trattato dal dott. Sigaudo anche sul canale YouTube TuttoPA – Formazione per la Pubblica Amministrazione. Vi rimandiamo al link del video.

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